mercoledì 30 settembre 2015

foto Tor des Géants 2015

Tor des Géants 2015

Foto di martedì 15 settembre 2015.
Le foto sono a disposizione per uso privato. E' vietata la riproduzione.
Di alcuni atleti ho più foto nel mio archivio personale. Con calma cercherò di mettere anche altre foto di altri giorni di gara.


venerdì 18 settembre 2015

Il Tor des Géants è...

Mille e mille pensieri si sovrappongono nella mia mente, ogni episodio dei tantissimi che sono capitati in questi giorni, voi vedete quelli della gara, io vedo le giornate del mese precedente, da quando ho detto a Daniele, o forse è lui che mi ha chiesto, che ero, o se ero, disposto a vivere un'altra avventura nel Tor. Io pensavo ad una cosa, lui ad un'altra.
Non voglio raccontare una storia cronologia degli avvenimenti, voglio libertà!
Cosa è il Tor des Géants per uno che come me non è interessato a farlo, ma che ha imparato ad amare il Tor, è dormire poco, arrivare a superare abbondantemente le 36 ore, non sapere più in quale giorno della settimana si è arrivati, non ricordare di essere stanchi. Imporsi di dormire anche se non si vorrebbe lasciare le persone intorno, ma bisogna essere al 100x100 per poter dare una mano.
È mangiare per passare il tempo, per nervosismo, perché tutti lo fanno, perché ora si può fare, dopo non si sa e perché se non si mangia si rischia di non essere all'altezza.
È attesa, è noia, è amare, è saper ascoltare, è sapere consigliare, è saper mettersi da parte, è saper ubbidire, è saper comandare senza imporsi e senza urlare, è cercare di risolvere i problemi, è saper punire, è sapere che tu sei lucido e loro no, è sapere che devi indirizzarli nella maniera adeguata, insomma Non è essere eroi, è essere normali, vivere la vita.
È sapere che non c'è una lingua ufficiale, si parla quello che non si conosce, talmente oltre che alla fine è tutto un miscuglio arrivare a dire "la Gare est suspendue!" e dopo un attimo, scoppiare tutti a ridere perché tutti sanno, ma nessuno vi prestava attenzione, che La Gare è la stazione, "La Stazione è sospesa!" Matti questi italiani!!!
È ridere, è piangere, è amare. È correre con uno sconosciuto per anche centinaia di km, con cui condividere salite, discese, dormire, mangiare, dolore e sogni.
È non dormire nel proprio letto, è non poter usare il proprio bagno, è lavarsi quando si può.
È essere tristi, è piangere, nel vedere concorrenti soffrire, è piangere per la disperazione di stare male, di vederli stare male, di vederli ritirare.
È una parola di conforto, un abbraccio, un punto di riferimento, è capire!
Il Tor des Géants è...
Il Tor des Géants non è...
Aggiungo:
Il Tor non è la montagna, non è la corsa, non è l'avventura, non è le polemiche, non è le regole.
Chi lo finisce è il Géant, chi lo vive è il Tor!

venerdì 28 agosto 2015

Passo dei Tre Cappuccini

Metti un giorno di riposo in settimana,
         metti la voglia di non stare a casa,
                 metti la voglia di non stare fermo,
                          metti da mangiare nello zaino,
                                   metti anche qualcosa da vestire,
                                           metti la canon 700d col 18/55 e il 55/250
                                                    metti le scarpe ai piedi!!!
                                                              ...e via si parte destinazione Monte Emilius,

                                                                                  va beh dai, dove riesco ad arrivare!!!

Ore 6:03 sveglia, colazione e si parte... alle 7:00!!!

Penso se non sono partito tardi, se patirò il caldo, a Pont Suaz (Charvensod), la Dora Baltea riflette il primo sole

Salgo su per il sentiero che porta al Vallone del Comboé, nel bosco ammiro le tantissime varietà di funghi: gialli, rossi, viola, marroni e molte altre sfumature, non devo raccoglierli e neanche toccarli, non ho la conoscenza per sapere se sono velenosi o commestibili, non li tocco, stop!
 
 
Passo dopo passo esco dal bosco, percorro un tratto di strada carrai e poi il sentiero panoramico, ho freddo nei tratti all'ombra, metto su i manicotti, cerco i guanti preparati la mattina, non li trovo, penso, focalizzo la camera da letto e.... "Cavolo! Ho lasciato i guanti sul letto!!!" Altro che patire il caldo!
Di nuovo al sole, il primo laghettino nel Vallone di Comboé - Charvensod
Seguo la strada sterrata, passo vicino alle mucche al pascolo, all'alpeggio e alle case, i bambini giocano fuori baciati dal sole, proseguo, vedo i prati dove da adolescente con gli amici piantavamo le tende. Salgo per lo stretto e ripido sentiero, dotato in alcuni tratti di corde e scalini metallici, oltre tutto si trova all'ombra e fa nuovamente freddo.
Uno sguardo al percorso appena fatto
All'uscita del sentiero si può ammirare il Rifugio Arbolle
Sono in anticipo secondo la cartellonistica di circa 35 minuti, bene proseguo. Sono a 2500m sul livello del mare.
 Il sentiero è per lo più tra le rocce e i sassi
 Segna via del sentiero 102
Da qua mancano 40 minuti al Colle dei Tre Cappuccini e 120 min alla punta del Monte Emilius.
Percorro circa 20 minuti, quando ho un crollo fisico, con calma, molta calma, senza avere in realtà male, avanzo e nel tempo che mi sarebbe servito per arrivare alla cima arrivo al passo dei Tre Cappuccini.
 Vista l'ora, le 14:30 circa, posso fermarmi qua, mangiare il panino, fare le foto alle amate montagne, ridiscendere. I laghi del Laures:
 Il lago Gelato
 La salita tra le rocce è segnata abbastanza bene, la discesa invece non lo è altrettanto, ma con calma si scende, con un pò di attenzione anche senza perdere il sentiero.
Sono ai lago di Arbolle
e sul lato opposto del rifugio Arbolle
uno ultimo sforzo per salire al Colle di Chamolè, a dove si può ammirare da un lato, quello destro il Vallone del Comboé e da sinistra la valle centrale con Aosta e più sotto il lago di Chamolé
In salita le indicazioni sono presenti, in discesa non sono così chiare, soprattutto per chi è diretto verso Pila. Consiglio di avere al seguito cartina e gps della zona.

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