martedì 16 maggio 2017

Tor des Châteaux 2017 - Historical Bikepacking Adventure - Test


Tor des Châteaux 2017 - Historical Bikepacking Adventure

Debriefing a freddo. Giorno 1
Dopo quello privato a caldo con i compagni di avventura e gli amici è tempo di fare quello pubblico.
La mia conoscenza del #bikepacking inizia l'anno passato seguendo alcuni allenamenti e le successive avventure di alcuni amici (Daniele, Christian e Alessandro) al Tuscany Trail. Sinceramente non mi sono mai posto il problema se la cosa mi potesse interessare o se avrei mai potuto concluderne uno, ma per non saper leggere ne scrivere mi ero comprato insieme a loro la borsa sotto sella, che alla prima occasione ho venduto...😂😂😂 Rimanendo senza nel momento del bisogno!!!
A gennaio o forse febbraio Daniele mi dice che sono stato "selezionato" (brutta cosa l'amicizia...) per provare il percorso del #TdCh. Naturalmente da quel momento iniziano le ansie, non ho allenamento, sono sovrappeso dopo alcuni mesi di dieta "mangio tutto quello che gli occhi vedono" e per finire l'ultima settimana mi sono accorto di non avere l'attrezzatura adatta. Va beh tutto nella norma!
Nelle settimane precedenti al test facciamo molte ricognizioni sul percorso, a piedi, in bici, grazie alla messaggistica e ai social segnaliamo le problematiche dei punti critici, i furti delle bandierine e addirittura qualche tratto spostato e ritracciato che portava al nulla.
Si susseguono le riunioni, le spiegazioni su il materiale obbligatorio da portare e che le bici devono avere le dotazioni richieste per circolare su strada. Quello che sbizzarrisce di più tutti è il campanello: alla partenza ce ne saranno di tutti i tipi: dalle campanelle, ai clacson, ai pupazzetti dei figli... Italico ingenio!!!
Dopo tutti i chilometri macinati nella preparazione, mi accorgo che fare 170km con lo zaino in spalle non è proprio comodo, ad usa settimana esatta dalla partenza decido di costruirmi una borsa sotto sella... detto fatto, macchian da cucire, forbici e fantasia, adatto una piccola borsa sotto sella che ho da 20 anni... 😂😂😂
Naturalmente come sempre alla vigilia dovevo ancora preparare la roba da vestire. Morale della favola vado a dormire da buon atleta 😂 alle 1:40 circa, alle 6 sveglia!!!
Ritrovo un ora prima della partenza, al gruppo di ciclisti si aggiunge anche il bergamasco Ronnie 100%, un abitué di queste gare.
 Pensieroso a vedere il carico #bikepacking di un indigeno 😂😂😂
Si raggiunge la piazza e...
 
 
... si parte dalla piazza principale di #Aosta, piazza Chanoux,
direzione #Sarre, #SaintPierre, #SaintNicolas, paesaggi, luoghi, panorami che in parte avevo già conosciuto, altri che non avevo mai visto. Quanta roba ha da offrire la #ValledAosta.
 
 
 Quanta ospitalità da parte di tutti i volontari sul percorso e da molte realtà comunali e private, che hanno provveduto a pulire i sentieri e offrire le strutture.
(Nota personale, non polemica, ma di futura crescita: non tutti si sono resi conto di che enorme richiamo turistico può essere questo tipo di manifestazioni, su luoghi sconosciuti agli stessi valdostani e fuori dalle solite, non inteso come cosa negativa, sia chiaro, rotte turistiche).Discesa molto tecnica quella su #Avise, dove non bisogna distrarsi neanche un nano secondo.
 

Dal mio Instagram molestolo: #molestolo #valledaosta #italia
Tor des Châteaux - 2017 historical bikepacking adventure. Tra Avise e Arvier, dov'è il "Monte Bianco?"... Alle spalle!!!
#moutainbike #bikepacking #tordeschateaux
#doceotechnosportteam #technosportvda #pleinairmtb #labicicletteriadidelfo
I comuni con i loro punti ristoro, le loro chiese i loro monumenti, le loro particolarità, si susseguono #Arvier, #Villeneuve, ad #Aymavilles dove troviamo un punto ristoro "abusivo" a casa dei genitori di una delle ragazze partecipanti (Nicole).
 
 
Poi i vigneti di #Jovencan, i sentieri di #Gressan, la ciclabile e finalmente l'area sportiva di #Charvensod dove facciamo pranzo con le cibarie caricate sul camper.
 
 Rifocillati si riparte Moulin a #Pollein, il castello di #Saint Marcel, che nonostante ci fossi sotto non ne conoscevo l'esistenza, tenere gli occhi aperti è meglio! Come anche la casaforte a #Fénis con il suo successivo castello.
Sentieri, sterrati e strade asfaltate si alternano, si pedala, si spinge, mai nulla lasciato al caso, si chiacchera di tutto, ci si scambia esperienza, se ne acquisiscono di nuove. Per la maggior parte siamo già molto oltre i chilometri abituati a fare. Stanchezza e dolori sono lo spettro di tutti, ma la compagnia c'è, il tempo sembra tenere.
#Pontey dove ci ristoriamo, la salita al castello di #Ussel, eterna su asfalto, per chi come noi ha molte ore di sella, giù fino al ponte delle capre, #Châtillon e #SaintVincent,
 risalita
 
 
 
 
 e poi finalmente una pausa al camper che ci fa assistenza, grazie a mia moglie e a mia figlia per la pazienza di seguirci. Si mangia, si beve la #menabrea, senza birra non so se sarebbe stato lo stesso...😂😂😂
Castello di SaintVincent, #Montjovet, qua la stanchezza si fa sentire sul serio, fortuna i sali/scendi sono finiti, non vi è più la necessità di spingere le bici, questo più il fatto che ormai vedevamo la meta della prima giornata al massimo ad una ventina di chilometri fa scorrere l'adrenalina, si da forza ai pedali, attraversiamo i comuni di #Chandepraz, tra strade asfaltate e sterrati, passiamo viciono al castello di #Issogne, lungo #Dora , costeggiamo la ferrovia e arrivo ad #Hône. Meta ambita da tutti!
Puntuali. L'amministrazione comunale ci ha messo a disposizione la palestra della scuola elementare! Grazie!
Risate, tante risate, prese per il sedere, aneddoti, racconti fantastici di luoghi prima a noi sconosciuti, doccia, finalmente si va a mangiare la pizza, si continua a ridere a raccontare quanto successo nella giornata. Ci raggiungono i due ritardatari che il lavoro ha obbligato a far partire dopo, Marco Yodone e Samantha, inoltre pensiamo ai quattro che hanno fatto tutto il percorso in giornata. Bravissimi!!!
Finalmente rientriamo nella palestra, stanchi, distrutti, acciaccati, mi guardo intorno guardo le donne gli uomini presenti tutti sono fieri di quello che hanno fatto, glielo si legge in faccia negli occhi. Non siamo tutti uguali, tutti abbiamo avuto i nostri problemi, i nostri spettri, le nostre paure, la voglia di mollare, i nostri momenti di scatti di ira, di adrenalina a mille, i dissapori, ma alla fine ridendo e scherzando siamo arrivati alla fine della giornata. Grazie ragazzi e ragazze
TO BE CONTINUED...

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